E’ l’ora che volge al desìo. L’Innominato passeggia impaziente e nervoso, avvolto da volate di fumo. Nonostante abbia cavalcato palchi di ogni forgia e colore, affrontato folle più o meno oceaniche e più o meno inferocite, è come se per lui si
trattasse della prima notte.
- Nervosetto, vero ? –
|| Oh! Buona sera, cronista. Un po’ di emozione c’è, non lo posso negare. ||
- Lei è un politico navigato, saprà certamente affrontare la piazza. –
|| Il problema non è la piazza, ma i miei candidati. ||
-In che senso ? –
|| Circa due o tre settimane fa, non ricordo esattamente, il mio cartomante di fiducia, don Antonio Esportazione, il più pittoresco dei maghi, senza mezzi termini mi ha detto che se avessi voluto vincere le elezioni, avrei dovuto sottomettere i miei candidati ad un rito esoterico speciale. ||
-Che rito ?–
|| Avrebbero dovuto recarsi tutti quanti nella vicina cittadina di Melilli…... ||
<-Va be’…, un minimo sacrificio assolutamente fattibile, data la posta in palio.-
|| Si, ma a piedi e anche scalzi. ||
-Veramente un rito molto strano. E l’hanno fatto ? –
|| Li ho costretti con le buone maniere. Ho minacciato di segnalarli ai Bravi di don Rodrigo. ||
-Un argomento senz’altro convincente. Cos’è successo al ritorno ? –
|| Non parla più nessuno ! E’ stato veramente controproducente. Almeno prima qualcosa la dicevano, anche se a fatica. ||
- Mi vuol dire che, a parte lei, non ci saranno altri oratori per i futuri comizi ? –
|| Uno veramente c’è: il candidato-Valium, che parlerà stasera prima di me. E’ stato l’unico a non essersi recato a Melilli; mi ha detto che non poteva perdere la giornata: sta potando gli alberi alla villa comunale. ||
-E lei la chiama potatura ! Li sta facendo letteralmente a pezzi. Non è che vi siete messi in testa di eliminare l’ultimo angolo di Paradiso in cui il rarissimo ed a me molto caro Camaleonte delle Nebbie, dopo lo sfratto dalla Zelkova sicula, sia pur con molta parsimonia, si accoppia ? –
|| Assolutamente. ||
-Assolutamente si, o assolutamente no ?-
E, deviando spudoratamente il discorso:
|| C’è anche un altro problema. ||
Un altro ?-
|| A furia di frequentare ormai giornalmente i candidati della mia lista, si è abbassata la voce anche a me. ||
-Questo è un dramma. Come farà allora questa sera ? –
|| Il principe del Foro, che sarà al mio fianco, sarà il mio ventriloquo. Dirà qualsiasi stupidaggine gli possa balenare in mente ed io, nel frattempo, masticherò una gomma; tanto, per quello che c’è da dire. ||
-So per certo che voi parlate all’unisono, forse avrete anche lo stesso tono di voce, ma mi sembra impossibile che i cittadini non se ne accorgano.-
|| Qua sta il colpo di genio. Prima di me parlerà il candidato-Valium e le posso garantire che alla fine in tutta la piazza Roma non ci saranno che tre o quattro persone sveglie.
Dei veri Stakanovisti. ||
Lo lascio perché sta per iniziare il comizio del candidato-Valium. Prendo posto su una vicina sedia.
Ricordo solo di aver ripreso conoscenza, dopo un’ora abbondante, in un ambiente da
‘Day After’
il cronista