Riceviamo e (mal)volentieri pubblichiamo.
Caro Direttore
Sono uno degli elettori che a breve saranno chiamati a dare una nuova amministrazione a Buccheri e le scrivo solo per delle brevi considerazioni.
L'altro giorno mi trovavo davanti ad un bar di piazza Roma ed ho visto diversi gruppetti di persone intente a discutere con enfasi ed animatamente.
Sicuramente, visto il periodo, ho pensato che stessero confrontandosi di problemi inerenti la sfera politica.
Vincendo la mia miopia ho subito notato il - primo gruppetto: un giovane di alleanza nazionale, uno meno giovane neo acquisto di forza italia, ed uno attempato ex pci-pds-ds.
Ho subito pensato: chissà cosa li unirà; cosa avranno in comune? Ho immaginato di vederli proiettati nella stessa compagine amministrativa.
Aiutato dall'immaginario collettivo ho pensato: l'esponente di destra, in quanto tale, avrà senz'altro delle proprie idee su cosa è giusto e prioritario fa re (ordine e sicurezza, l'Italia agli Italiani o qualcosa del genere); quello di centro (?) sicuramente ci porterà qualche condono, ci costruirà strade, forse anche ponti e forse ancora un bel hotel (****) al posto del rudere insignificante del Castello; quello di sinistra sicuramente avrà a cuore i problemi della fascia più debole, l'annoso problema della disoccupa zione, farà pagare le tasse
soprattutto ai più abbienti. Ero preso da tali pensieri quando all'improvviso trovo la risposta.
Poco distante ecco materializzarsi il - secondo gruppetto: l'Innominato, sceso dal suo castello o eremo che dir si voglia in mezzo ai comuni mortali, troneggiava impettito con a fianco il principe del foro ed appena dietro, trottando, il fedele don Rodrigo in sedicesimo, senza i fidi bravi assoldati nei paesi viciniori.
Ecco quindi cosa li unisce. Non un programma comune o un comune sentire, ma la totale e legittima avversione verso il terzetto.
E così sarà, ho pensato, anche per il - terzo gruppetto: fuorusciti, scontenti, ex di qual cosa, che si propongono come la terza via, la sola (non in senso romanesco) capace di portare noi tutti nel diritto naturale di avere a disposizione il proprio medico curante h. 24/24 e gg. 7/7.
Ma allora, sig. Direttore, poiché ci propineranno dei programmi che saranno sicuramente fotocopia l'uno dell'altro (nessuno dirà mai di agire contro, ma per il paese), non sarebbe più giusto un pubblico sorteggio tra i pretendenti, cui affidare le sorti di Buccheri?
(lettera firmata)
Caro lettore, non condivido niente di quanto da lei scritto. Il suo è solo becero qualunquismo.
il cronista