Arrivo al Castello dell’Innominato, dopo aver accettato volentieri il suo cordiale invito, in compagnia del Principe Forense, che mi ospita gratuitamente nella Locanda di famiglia dove, in attesa di tempi decisamente migliori, presta servizio come portiere di notte.
||Dovrà attendere un po’ perché il Capo sta girando uno spot.||
- Uno spot ? -
||Si. La faccia dell’Innominato buca il video; tutta la coalizione avrà un ritorno d’immagine considerevole. E magari entrerà qualcosa nelle nostre disastrate casse. Si figuri che Don Rodrigo ha dovuto impegnare al Monte di Pietà l’alberghetto ad ore prospiciente la piazza Roma .||
L’Innominato, sorriso a 32 denti in favore della telecamera ed una strana bottiglietta gialla in mano, all’accendersi della luce rossa, ammicca:
||Se avete il cuoio capelluto grasso e forforoso, fate come me: usate lo ‘Shampoo dell’Innominato’. A base di sale cristallino ed acqua sorgiva, rende lisci ed idratati i capelli fragili e rovinati. Un vero miracolo. Ricordate: ‘Shampoo dell’Innominato’.||
- STOOOP – urla il regista. – Non abbiamo bisogno di rifarlo; è andato benissimo al primo ciak.- e, adulandolo sfacciatamente, prosegue: - Lei è un attore nato. –
Seguo con lo sguardo la troupe smontare le attrezzature, mentre mi chiedo chi fosse stato quel genio di marketing che ha avuto l’idea di far pubblicizzare uno shampoo proprio all’Innominato. Se non sapessi il Premio Pulitzer 2002 lontano anni luce dall’Innominato penserei subito a lui.
- Allora, com’è andato lo spot ? –
||Benissimo. Ha sentito gli elogi profusi dal regista ? E’ stata una idea geniale girare lo spot; certamente recupererò molti punti in percentuale. La forfora è stato da sempre il problema principale a Buccheri. Ho dato disposizioni affinché miei emissari provvedano alla distribuzione, casa per casa, di una confezione dello shampoo che pubblicizzo. ||
- Parliamo d’altro. So della sua amarezza per aver perduto per strada molti ex collaboratori passati armi e bagagli con i suoi avversari. Ne vogliamo parlare ? –
Il suo volto assume repentinamente i contorni della costernazione.
|| Soffro a parlarne ma è assolutamente vero quello che dice. Donna Prassede e Don Ferrante li consideravo parte della famiglia. Eravamo compagni di merende, abbiamo condiviso lo stesso desco e ho persino messo a loro disposizione una intera ala del mio castello. Da informatori certi ho saputo che il Califfo ha offerto alla prima la Presidenza onoraria della Mezzaluna Rossa e al secondo la progettazione della prima linea di Metropolitana che dovrebbe unire la Piana con Santa Maria. ||
- Ma anche un’altra persona, prima a lei molto vicino, è passata al nemico. –
|| Si riferisce a Brontolo, sicuramente. Voleva che lo nominassi corazziere nella mia guardia d’onore. Gli ho spiegato più volte che per antico editto, rispettato da secoli, i corazzieri devono avere una altezza non inferiore ad un metro e ottantadue.Tutto è stato inutile, non c’è stato verso di farglielo capire. ||
- Ma lei, se avesse voluto, avrebbe potuto modificate l’editto abbassando tale limite minimo che, francamente, mi sembra esagerato. –
||Di qualche centimetro certamente, non di un metro abbondante. Il Califfo invece, che non si fa scrupolo alcuno, per compiacerlo l’ha nominato ‘Guardiano delle Giraffe.||
- C’è qualcun altro di cui mi vuol parlare ? –
|| Forse quella che mi ha ferito di più è stata Gertrude. Nel periodo in cui don Rodrigo abusava di Testron SX (testosterone naturale in pillole – N.d.r.), producendo livelli elevatissimi di testosterone a tutte le ore della giornata, per non esporla ad inutili rischi ho ritenuto saggio confinarla nella mia tenuta di Monza. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Almeno così pensavo. ||
- Immagino che non abbia gradito. –
|| Per niente. ||
Un tremito pervade le mie membra: noto una lacrima solcare lentamente il suo viso. Mi ricordo che anche i cronisti sono esseri umani e quasi a rincuorarlo gli dico:
- Accetterebbe un invito a cena per domani sera ?
|| Domani non posso. Devo presiedere l’Assemblea Plenaria della L.I.P.U. (Lega Italiana Protezione Uccelli – N.d.r.), della quale sono il Presidente. Se a lei va bene possiamo fare dopodomani.||
Rimango un attimo interdetto. Stavo per proporgli un ristorante di Buccheri, gestito dal candidato-chef, dove si mangia esclusivamente ‘Polenta e Osei’, a base di succulenti uccelletti del posto.
Non vorrei proprio essere io a sferrargli il colpo fatale. Credo proprio che cercherò nelle Pagine
Gialle qualche ristorante vegetariano.
il cronista